QUOTA 1 – 1654 mslm

L’INCIPIT! OVVERO 2825 BRACCIA E 8 SOLDI AL DI SOPRA DEL MAR MEDITERRANEO

Al Falterona ci sono andata con Marco, Filippo c’è già stato e non ha tempo per tornare sulla montagna. E’ il 5 di agosto e siccome mi incuriosiscono le storie in quota decido questa volta di salire dalla parte che apparentemente può sembrare più leggera. Parto da quota 1200, la quota che da ogni versante sembra ti porti magicamente su, verso la vetta,  ma questa volta sono in Casentino, al passo della Calla, al confine fra Toscana e Romagna. Quindi la situazione è un po’ questa: sono sul confine fra Toscana e Romagna e appena salita in quota mi troverò anche al confine fra le province di Arezzo e Firenze. Grande montagna la Falterona e impegnativa. I prati sono il confine, il crinale che ti permette di guardare di qua e di là dal monte,  fra Romagna e Toscana; i prati della burraia perché qui c’erano i pascoli una volta e dal latte si poteva produrre burro.

Burraie…come quelle che ho incontrato in Valdisieve. A quota più bassa, ma efficaci per la produzione del burro per la città di Firenze. Una vera e propria industria voluta dal Granduca. Ci sono andata con Filippo il 20 luglio a vedere una burraia ed è lui che mi ha spiegato come funzionavano: ogni burraia era di pertinenza di un podere. Verso Santa Brigida oggi hanno addirittura fatto un percorso turistico per conoscere la storia delle burraie. Quella che ho visto con Filippo è speciale, ha un nome e una data: Ninetta, 1868.

Dino Campana il Falterona l’ha attraversato lasciandoci descrizioni di Castagno, versante Toscano e Campigna, versante Romagnolo. La montagna, il viaggio e lo scrittore.  Falterona nasconde storie e pone problemi fin dal suo nome, con l’articolo, perché pare che qualcuno lo chiami il Falterona e qualcun’altro la Falterona.

Falterona, il luogo di dimora di un gigante dal nome Giuntone che ha vissuto tanto tempo fa in un bel castello sulla cima del monte assieme alla maga Sirmalia. La storia del Torracchione Desolato è un poema in ottava rima di Bartolomeo Corsini di Barberino del Mugello.